INFRASTRUTTURE VIARIE NELLE AREE URBANE E METROPOLITANE

Anno accademico 2017/2018 - 1° anno - Curriculum Ingegneria dei trasporti
Docente: Salvatore LEONARDI
Crediti: 6
SSD: ICAR/04 - STRADE, FERROVIE ED AEROPORTI
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 92 di studio individuale, 28 di lezione frontale, 30 di esercitazione
Semestre:

Obiettivi formativi

Fornire conoscenze in merito alle azioni progettuali ed alle strategie di gestione del traffico finalizzate all’ottenimento degli obiettivi tipici degli strumenti di pianificazione dei trasporti in ambito urbano: 1) sicurezza per le diverse categorie di utenti (pedoni, ciclisti, utenti dei veicoli a motore); 2) riduzione della congestione nei tronchi e nei nodi della rete stradale; 3) riduzione delle forme di inquinamento (atmosferico ed acustico).


Prerequisiti richiesti

Non sono previste propedeuticità. E' tuttavia fortemente consigliato aver sostenuto l'esame di "Progetto di infrastrutture stradali" o, quanto meno, averne acquisite le frequenze.


Frequenza lezioni

La frequenza alle lezioni è fortemente consigliata in quanto coerente con il modello formativo proposto che mira a favorire l'apprendimento graduale, la partecipazione attiva dello studente in classe, il dialogo fra docenti e studenti. Essendo previsto lo svolgimento in aula delle esercitazioni progettuali, la frequenza è altamente raccomandata.


Contenuti del corso

1. STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E E STRATEGIE PER LA SICUREZZA STRADALE NELLE AREE URBANE E METROPOLITANE

Piani Urbani della Mobilità (PUM) e Piani Urbani del Traffico (PUT). Piano della Sicurezza Stradale Urbana. . Sicurezza delle aree urbane ed interventi di traffic calming: interventi puntuali, lungo l’asse e coordinati.

2. INTERVENTI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEGLI ITINERARI PEDONALI

Attraversamenti pedonali. Attraversamenti pedonali rialzati. Marciapiedi. Avanzamento dei marciapiedi. Percorsi protetti casa-scuola e casa-gioco. Itinerari privi di barriere architettoniche.

3. INTERVENTI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEGLI ITINERARI CICLABILI

Attraversamenti ciclabili. Tragitti sicuri per la mobilità ciclabile.

4. INTERVENTI PER LA MODERAZIONE DELLA VELOCITÀ

Dossi e cuscini berlinesi. Sopraelevazione della pavimentazione nelle aree d’incrocio. Restringimenti laterali e con isola centrale. Chicane. Zone a porta. Bande ottiche e sonore. Restringimenti ottici della carreggiata. Modificazioni cromatiche ed altri trattamenti superficiali. Semafori con sistema di rilevazione della velocità. Dissuasori elettronici di velocità. Sistemi fissi di rilevazione di velocità.

5. INTERVENTI ESTESI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA DEGLI UTENTI DELLE AREE URBANE E METROPOLITANE

Strade residenziali. Zone 30. Isole ambientali.

6. ANALISI DI INCIDENTALITÀ

Sicurezza e incidentalità. Dati di incidentalità. L’analisi aggregata: Metodologia del CNR per la verifica delle condizioni di sicurezza; Mappe di incidentalità; Frequenza incidentale; Tasso di incidentalità; Indice di Danno Equivalente (IDE); Indice di Severità Relativo (ISR); Metodo Bayesiano empirico; Metodo della regressione; Modelli statistici per l’analisi previsionale degli incidenti; Criteri combinati. L’analisi disaggregata: Tipologie di incidente stradale; Diagrammi di collisione; Analisi degli scenari di incidente; Metodologia del CNR. Esempi applicativi delle metodologie di analisi di incidentalità. Lo studio del fenomeno incidentale: strumento necessario per gli Enti gestori delle strade.

7. INFRASTRUTTURE PER LA SOSTA E IL PARCHEGGIO

Problematiche di sosta e parcheggio nei contesti urbani. Classificazione funzionale dei parcheggi. Panorama normativo sui parcheggi. Valutazione della domanda di sosta: criteri per la quantificazione della domanda di sosta. Parametri di progetto delle infrastrutture di parcheggio: parcheggi a raso; parcheggi per utenti disabili; autorimesse multipiano interrate e fuori terra; parcheggi meccanizzati automatici (autosilo). Impianti tecnologici nelle infrastrutture di parcheggio: sistema di ventilazione naturale e impianto di ventilazione meccanica; impianto elettrico e impianto di illuminazione; impianto di evacuazione dei liquidi; impianto fisso di spegnimento automatico degli incendi.

8. INFRASTRUTTURE E SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO

Ruolo del sistema di trasporto pubblico nelle aree urbane. Qualità delle infrastrutture e dei sistemi di trasporto pubblico. Infrastrutture e sistemi di trasporto pubblico collettivo: autobus; filobus; tram; ferrovie metropolitane. Sistemi di trasporto pubblico individuale: car sharing; car pooling; taxi collettivo e bus a chiamata.


Testi di riferimento

  1. S. Leonardi. “Infrastrutture Viarie nelle Aree Urbane e Metropolitane”. Dispensa in formato PDF.
  2. S. Canale, N. Distefano, S. Leonardi. “PROGETTARE LA SICUREZZA STRADALE. Criteri e verifiche di sicurezza per la progettazione e l’adeguamento degli elementi delle infrastrutture viarie: intersezioni, tronchi, sovrastrutture, gallerie, opere idrauliche, barriere di sicurezza, illuminazione, segnaletica ed interventi di traffic calming”. EPC Libri – Roma – Maggio 2009.


Programmazione del corso

 *ArgomentiRiferimenti testi
1*1.1. Piani Urbani della Mobilità (PUM) e Piani Urbani del Traffico (PUT).Testo 1 Capitolo 1 (pag. 1-13) 
2 1.2. Piano della Sicurezza Stradale Urbana. Testo 2 Capitolo 1 (pag. 35-41) 
3*1.3. Sicurezza delle aree urbane ed interventi di traffic calming: interventi puntuali, lungo l’asse e coordinati.Testo 2 Capitolo 10 (pag. 610-613) (pag. 686) (pag. 700) 
4*2.1. Attraversamenti pedonali.Testo 2 Capitolo 10 (pag. 613-621) 
5*2.2. Attraversamenti pedonali rialzati.Testo 2 Capitolo 10 (pag. 635-641) 
6*2.3. Marciapiedi.Testo 2 Capitolo 7 (pag. 390-400) 
7*2.4. Avanzamento dei marciapiedi.Testo 2 Capitolo 10 (pag. 646-650) 
8*2.5. Percorsi protetti casa-scuola e casa-gioco. Itinerari privi di barriere architettoniche.Testo 2 Capitolo 10 (pag. 704-718) 
9*3.1. Attraversamenti ciclabili.Testo 2 Capitolo 10 (pag. 621-624) 
10*3.2. Tragitti sicuri per la mobilità ciclabile.Testo 2 Capitolo 10 (pag. 719-733) 
11*4.1. Dossi e cuscini berlinesi.Testo 2 Capitolo 10 (pag. 624-635) 
12*4.2. Sopraelevazione della pavimentazione nelle aree d’incrocio.Testo 2 Capitolo 10 (pag. 641-646) 
13*4.3. Restringimenti laterali e con isola centrale. Chicane. Zone a porta. Bande ottiche e sonore. Restringimenti ottici della carreggiata. Modificazioni cromatiche ed altri trattamenti superficiali.Testo 2 Capitolo 10 (pag. 650-678) 
14 4.4. Semafori con sistema di rilevazione della velocità. Dissuasori elettronici di velocità. Sistemi fissi di rilevazione di velocità.Testo 2 Capitolo 10 (pag. 678-685) 
15*5. Interventi estesi: Strade residenziali. Zone 30. Isole ambientali.Testo 2 Capitolo 10 (pag. 686-704) 
16 6. Analisi di incidentalità. Sicurezza e incidentalità. Dati di incidentalità. Analisi di incidentalità di tipo aggregato e di tipo disaggregato. Esempi applicativi. Studio del fenomeno incidentale: strumento necessario per gli Enti gestori delle strade.Testo 2 Capitolo 3 (pag. 99-185) 
17*7. Problematiche di sosta e parcheggio. Classificazione funzionale e normative. Valutazione della domanda. Parametri di progetto per le diverse tipologie di parcheggio (a raso e multipiano). Impianti tecnologici nelle infrastrutture di parcheggio.Testo 1 Capitolo 2 (pag. 15-60) 
18 8. Il trasporto pubblico nelle aree urbane. Il concetto di qualità. Sistemi di trasporto pubblico collettivo: autobus; filobus; tram; metropolitane. Sistemi di trasporto pubblico individuale: car sharing; car pooling; taxi collettivo e bus a chiamata.Testo 1 Capitolo 3 (pag. 61-84) 
* Conoscenze minime irrinunciabili per il superamento dell'esame.

N.B. La conoscenza degli argomenti contrassegnati con l'asterisco è condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento dell'esame. Rispondere in maniera sufficiente o anche più che sufficiente alle domande su tali argomenti non assicura, pertanto, il superamento dell'esame.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame consiste in una prova orale comprendente richiami ai temi progettuali svolti.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

.

Prima parte dell'esame (interrogazione sul tema progettuale svolto):

A) Discussione sugli interventi progettuali messi in atto per la riqualificazione del settore urbano preso in esame;

B) Possibili interventi di traffic calming alternativi a quelli previsti nell'esercitazione;

C) Inquadramento del progetto di riqualificazione nell'ambito del PUT o del PUM;

D) Efficacia degli interventi adottati nel progetto in ambiti differenti da quelli pensati (ad es., interventi di traffic calming come azioni a favore della qualità ambientale).

 

Seconda parte dell'esame (richiami alle tematiche della disciplina):

A) Strumenti di pianificazione dei trasporti;

B) Differenze tra PUM e PUT;

C) Livelli di dettaglio del Piano Urbano del Traffico;

D) Piani Urbani della Sicurezza Stradale (PSSU);

E) Classificazione dei parcheggi;

F) Confronto tra le diverse modalità di sistemazione degli stalli di sosta;

G) Vantaggi e svantaggi dei parcheggi multipiano a rampe e meccanizzati;

H) Criteri per la valutazione della domanda di sosta;

I) Differenza tra isole ambientali e zone 30;

J) Piste ciclabili ed altri accorgimenti per la mobilità ciclabile;

K) Interventi per il superamento delle barriere architettoniche;

L) Analisi aggregata dell'incidentalità stradale: utilità e metodi per la sua effettuazione;

M) Analisi disaggregata dell'incidentalità stradale: utilità e metodi per la sua effettuazione;

N) Qualità dei sistemi di trasporto pubblico;

O) Il concetto di velocità commerciale dei sistemi di trasporto pubblico;

P) Confronto tra le prestazioni operative offerte dai differenti sistemi di trasporto pubblico (ad es., metropolitane, tram e bus);

Q) Vantaggi legati all'adozione del car sharing e del car pooling.