STORIA DELL'ARCHITETTURA II E LABORATORIO STORIA DELL'ARCHITETTURA II

Anno accademico 2016/2017 - 2° anno
Docenti
  • STORIA DELL'ARCHITETTURA II: Daniele VADALA'
  • LABORATORIO STORIA DELL'ARCHITETTURA II: Docente non ancora assegnato
Crediti: 12
SSD: ICAR/18 - STORIA DELL'ARCHITETTURA
Organizzazione didattica: 300 ore d'impegno totale, 120 di studio individuale, 180 di lezione frontale
Semestre: 1° e 2°

Obiettivi formativi

  • STORIA DELL'ARCHITETTURA II

    Il corso intende fornire strumenti di base per affrontare la storiografia dell'architettura dei
    secoli XIX e XX e per conoscere la fenomenologia dell'architettura attuale, in rapporto alla
    dimensione globale della modernità e della post-modernità.
    La comprensione dell’architettura contemporanea è infatti strettamente legata alle intense
    dinamiche di trasformazione che hanno investito paesaggi urbani e rurali, in un arco di tempo che
    da oggi si estende ad abbracciare il corso degli ultimi due secoli.


Contenuti del corso

  • STORIA DELL'ARCHITETTURA II

    La narrazione di un’idea a noi contemporanea nella definizione dello spazio costruito, comincia infatti con il tentativo degli architetti dell’Illuminismo di razionalizzare quei paesaggi rurali che, già a partire dalla fine del XVIII secolo, cominciano ad essere investiti dalle dinamiche di industrializzazione e da una dimensione urbana che nel cuore del continente europeo cominciava a diventare preponderante.

    Dopo più di un secolo, nei primi decenni del Novecento, le proposte che i maestri del Razionalismo cominciano a formulare in collegamento con le avanguardie artistiche europee, inaugurano la stagione dell’architettura contemporanea. Questa si fonda deliberatamente sulla rottura con i modelli storicistici della fine del XIX secolo e sulla sperimentazione di materiali e tecniche costruttive del tutto nuovi che si prestano ad interrogare l’insieme dei problemi posti dalla nuova dimensione quantitativa dell’abitare.

    I modelli dell’architettura razionalista si impongono poi nella seconda metà del secolo, all’apice della modernità industriale, fornendo un volto omogeneizzante alla città moderna, nei paesi più avanzati come in quelli in via di sviluppo, nonostante i molti tentativi volti ad innalzare la qualità di spazi ed insediamenti residenziali.

    Tra questi vanno considerate le opere mature di Gropius, Le Corbusier, Aalto e l’opera di Kahn, che riaprendo il contatto con la storia, danno il via al recupero di forme e materiali legati alle grandi tradizioni costruttive dell’antichità. Accanto a queste vanno annoverate le esperienze del Team X e per quanto riguarda l’Italia, la grande stagione della ricostruzione negli anni Cinquanta e Sessanta, in continuità con le esperienze migliori che erano maturate nel ventennio fascista.

    E’ proprio a questa “tradizione del moderno” che si ricollega coscientemente l’opera dei maggiori architetti contemporanei in uno scenario dove l’onda lunga della modernità si riflette in linguaggi architettonici complessi, chiamati a confrontarsi con una dimensione ormai planetaria del costruire e del fare architettonico e con i numerosi problemi posti dalla crisi tecnologica ed ambientale della fine del XX secolo, che possono essere così sintetizzati:

     

    • Il potenziale allargamento del campo d’azione dell’architettura a territori rurali che appaiono ormai scarsamente indistinguibili dallo spazio urbano;
    • La necessità di modificare ed aggiornare gli spazi urbani di fondazione novecentesca che costituiscono ormai gran parte dello spazio costruito in ogni angolo del pianeta;
    • Il riemergere di tradizioni architettoniche ed edilizie fortemente legate alle culture locali, secondo un atteggiamento maggiormente dialogante con il passato e con le risorse ambientali, che era stato già anticipato nella fase finale della parabola razionalista

    Programma del Corso

    Prima parte (1750-1940)

    1. Le radici del Razionalismo: l’Architettura dell’Illuminismo in Francia (Ledoux, Boullée, Durand) e l’architettura del ferro, Modernismo e Art Noveau.
    2. L’esperienza della Scuola di Chicago e lo sviluppo della città nordamericana tra modernità e utopia: Richardson, Sullivan, Wright.
    3. Avanguardie artistiche ed architettura in Europa: la rottura della scatola muraria (DeStijl, Gropius, Mies) e il superamento espressionista dello storicismo (Sant’Elia, Mendelsohn)
    4. Architettura urbana e regime: le politiche urbane nel ventennio fascista tra innovazione e conservazione;

     

    Seconda parte (1940 - 1980)

    1. Il Realismo Socialista nei paesi dell’Europa centrorientale
    2. Le opere mature dei maestri e il superamento del Razionalismo: Le Corbusier a Chandigarh, Alvar Aalto, Louis Kahn, Team X.
    3. La via italiana alla modernità: Albini, Ridolfi, Michelucci, BBPR.
    4. La reinvenzione del moderno: da Aldo Rossi a Rafael Moneo.

     

    Terza parte (1980 - 2015)

    1. L’architettura globale e il ruolo dell’involucro come elemento attivo: da Frank Gehry a Norman Foster.
    2. Architettura contemporanea, città storica e paesaggi culturali, dall’Europa centro-orientale al margine mediterraneo.
    3. Nuovi regionalismi e tecnologie leggere a Nord e a Sud del mondo.

Testi di riferimento

  • STORIA DELL'ARCHITETTURA II
    • K. Frampton, Storia dell'architettura moderna, Bologna, Zanichelli, 2007.
    • M. Tafuri F. Dal Co, Architettura Contemporanea, Electa, Milano 1976.
    • L. Benevolo, Storia dell'architettura moderna, Roma-Bari, Laterza, 2001.
    • L. Benevolo, L’architettura nel nuovo millennio, Roma-Bari, Laterza, 2008.
    • R. De Fusco, Storia dell’architettura contemporanea, Laterza, 1974
    • A.Belluzzi, C.Conforti, Architettura italiana, 1944-1994, Laterza, 1994.
    • C. Norberg-Schulz, Il significato nell'architettura occidentale, Electa, Milano 2003.
    • G. Durbiano, M. Robiglio, Paesaggio e architettura nell'Italia contemporanea, Donzelli, 2003
    • D. Sudjic, Architettura e potere, Laterza, 2011

     

    Si consiglia inoltre la consultazione delle seguenti riviste:

    “Casabella”, “Domus”, “El Croquis”, “AD Architectural Design”, “The Plan”, “Detail”.


Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

  • STORIA DELL'ARCHITETTURA II

    Per la verifica dello studio individuale si valuterà l’acquisizione da parte degli studenti del quadro completo dell'architettura moderna e contemporanea, con particolare attenzione alle vicende del Razionalismo, dell’architettura del secondo dopoguerra e del panorama globale contemporaneo, acquisita attraverso i testi consigliati in bibliografia e la frequenza del corso.
    L'esame orale si svolgerà in particolare attraverso una discussione di verifica delle conoscenze acquisite durante il corso mediante lo studio individuale ed attraverso la prevista prova in itinere.