RESTAURO ARCHITETTONICO E LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITETTONICO

Anno accademico 2017/2018 - 5° anno
Docenti Crediti: 12
SSD: ICAR/19 - RESTAURO
Organizzazione didattica: 300 ore d'impegno totale, 120 di studio individuale, 180 di lezione frontale
Semestre: 1° e 2°

Obiettivi formativi

  • RESTAURO ARCHITETTONICO

    Apprendimento e capacità di lettura critica del concetto di restauro nella sua evoluzione storica. Acquisizione di una corretta metodologia per l’intervento sul costruito storico. Conoscenza delle buone pratiche d’intervento sui materiali base, sugli elementi di fabbrica e sull’organismo edilizio e/o urbano. Fornire strumenti critici e metodologici per assumere consapevolmente la responsabilità delle scelte progettuali.

  • LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITETTONICO

    Apprendimento e capacità di lettura critica del concetto di restauro nella sua evoluzione storica. Acquisizione di una corretta metodologia per l’intervento sul costruito storico. Conoscenza delle buone pratiche d’intervento sui materiali base, sugli elementi di fabbrica e sull’organismo edilizio e/o urbano. Fornire strumenti critici e metodologici per assumere consapevolmente la responsabilità delle scelte progettuali.


Prerequisiti richiesti

  • RESTAURO ARCHITETTONICO

    Conoscenza della storia dell’architettura; dei metodi di rappresentazione nonché dei principi di funzionamento degli elementi tecnologici costituenti l’architettura; elementi base della chimica dei materiali e dei principi fisici sia generali sia specificatamente quelli relativi alla meccanica dei solidi; fondamenti metodologici per la progettazione.

  • LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITETTONICO

    Conoscenza della storia dell’architettura; dei metodi di rappresentazione nonché dei principi di funzionamento degli elementi tecnologici costituenti l’architettura; elementi base della chimica dei materiali e dei principi fisici sia generali sia specificatamente quelli relativi alla meccanica dei solidi; fondamenti metodologici per la progettazione.


Frequenza lezioni

  • RESTAURO ARCHITETTONICO

    Obbligatoria

  • LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITETTONICO

    Obbligatoria.


Contenuti del corso

  • RESTAURO ARCHITETTONICO

    Lettura critica del concetto di restauro nella sua evoluzione storica;

    Acquisizione di una metodologia d’approccio alle molteplici problematiche che si presentano, in maniera sempre diversa, per affrontare con logica e razionalità scientifica, il progetto nell’ambito del patrimonio architettonico sia a scala urbana sia a scala architettonica;

    Conoscenza tecnologica dei materiali base, degli elementi di fabbrica, e di tutto il sistema che la compone costruttivamente;

    Tecniche d’intervento sull’architettura storica.

    L'attività didattica sarà espletata con lezioni frontali in aula, in situ, con esercitazioni grafiche e seminari didattici di approfondimento.

    ARGOMENTI

    Definizione di restauro, conservazione e tutela. La storia del restauro dalle origini sino ad oggi: restauro Archeologico; restauro Stilistico; l’antirestoration movement (J. Ruskin, W. Morris e la S.P.A.B); restauro filologico (L. Beltrami), Storico – Moderno (C. Boito); il restauro Scientifico e G. Giovannoni. Il restauro nel secondo dopoguerra. Il restauro Critico (C. Brandi, R. Pane, R. Bonelli). Gli episodi progettuali emblematici che hanno contribuito alla formazione dell’attuale teoria del restauro. Le attuali correnti.

    Le carte del restauro:

    La Carta di Atene (1931); la Carta Italiana del Restauro del 1932; le Carte del 1938; La Carta di Venezia del 1964; la Carta di Amsterdam e la conservazione Integrata. Le Raccomandazioni per gli edifici a tipologia specialistica in zona sismica (1986); la Carta della conservazione e del restauro del 1987; la Carta di Cracovia (2000).

    Il corretto iter metodologico per l’intervento di restauro sulle fabbriche tradizionali.

    L’inserimento di nuove tecnologie e nuovi materiali nell’esistente, l’intervento con tecniche costruttive tradizionali. Lettura in chiave tecnico-costruttiva delle fabbriche tradizionali: murature, fondazioni, solai, archi e volte, coperture, malte ed intonaci, infissi, sistema di allontanamento delle acque.

    Cenni sulle indagini N.D. (Non Distruttive).

    Le patologie da umidità e loro classificazione: ascendente, discendente, di condensa, di invasione. Caratteristiche, manifestazioni e tecniche di intervento.

    Interventi di consolidamento sulle strutture verticali, orizzontali piane e curve (archi e volte).

    Interventi sui materiali base (lapidei naturali e artificiali, lignei, metallici).

    Cenni sulle prescrizioni antisismiche per l’edilizia esistente: normative e tecniche d’intervento.

  • LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITETTONICO

    Il modulo prevede l’applicazione del percorso metodologico relativo all’intervento sul patrimonio storico costruito ad un caso reale. Il tema principale del laboratorio tratta le fasi dell’iter che attraverso il percorso della conoscenza, analisi storica (condotta attraverso indagini bibliografiche e archivistiche), l’analisi della conformazione architettonica e tecnico-costruttiva porta alla comprensione dell’organismo nelle sue stratificazioni storiche sino allo stato attuale. Successivamente si prosegue alla comprensione dei fenomeni degenerativi e all'individuazione del progetto di restauro mediante una consapevole valutazione critica dei dati ottenuti in fase di analisi.

    ELABORATI PREVISTI

    -La contestualizzazione: territoriale, urbana e di comparto

    -Rilievo fotografico

    -Lettura storico-critica

    -Rilievo architettonico

    - Assonometria a scala urbana

    -Analisi dei materiali

    -Sezione costruttiva

    -Spaccato assonometrico costruttivo

    -Le mappe dei degradi e dei dissesti.

    -Progetto di restauro


Testi di riferimento

  • RESTAURO ARCHITETTONICO

    1-Blasi C. (a cura di), Architettura storica e terremoti. Protocoli operativi per la conoscenza e la tutela, Milano, Mirafiori Assiago, Wolters Kluwer Italia, 2013.

    2-Borri A. (a cura di), Manuale delle murature storiche, DEI, 2011 (approfondimenti ed aggiornamenti)

    3-Brandi C. Teoria del restauro, Einaudi, 2000.

    4-Carbonara G., Trattato di restauro architettonico, UTET, 1996, vol I, II e succ. Primo aggiornamento cap. I e V (approfondimenti)

    5-Carbonara G., Avvicinamento al Restauro. Teoria, Storia, monumenti, Liguori, Napoli, 1997 (pp. 21-45/75-323 e Appendici)

    6-Carbonara G., Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico e nuovo, Utet scienze e tecniche, 2011

    7-Casiello S. (a cura di), Verso una storia del Restauro. Dall’età classica al primo Ottocento. Alinea ed., Firenze 2008 (pp. 61-137/276-310), (approfondimenti)

    8-Di Battista V., Il degrado delle materie lapidee, in Caterina G., Tecnologia del recupero edilizio, Utet, 1989

    9-Giuffrè M. (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Laterza, 1990, (approfondimenti)

    10-Lazzarini L., Tabassi M., Il restauro della pietra, Utet, 2010

    11-Musso S. F. (a cura di), Recupero e restauro degli edifici storici, guida pratica al rilievo e alla diagnostica, E.P.C. editore, III ed.,2010

    12-Salemi A., Il recupero e la conservazione delle fabbriche tradizionali. Le patologie da umidità, Gangemi, 2000

    13-Tinè S. (a cura di), Codice di pratica professionale per il restauro delle fronti esterne degli edifici: l'esperienza di Ortygia, Flaccovio, 2001

    14-Sette M.P., Il restauro in architettura: quadro storico, Utet,2000

    15-Torsello P., Che cos'è il restauro, nove studiosi a confronto, Marsilio ed, 2005

    16-Giuriani E., Consolidamento degli edifici storici, UTET, 2011

    17-Margani L., Salemi A., Materiali e tecniche costruttive della tradizione siciliana, Documenti IDAU 16 (1988), Documenti DAU 2 (1989) e 10 (1994)

    18-Cascone S., Le finestre di Catania, Gangemi Editore, 2000.

    19-Tampone G., Restauro delle strutture in legno, Hooepli Milano 1996

    20- Liotta G., Gli insetti e i danni del legno: problemi di restauro. Ed. Nardini, Firenze 1991.

    RIVISTE

    Anankē, Cultura, storia e tecniche della conservazione, Firenze, Alinea ed. 1993 e succ.

    Arcos, Scienze e restauro, Utet 2000

    Archeologia dell’architettura, all’insegna del giglio 1996

    Materiali e strutture, l’elma, Roma 2012

    Recupero e conservazione, De Lettera (on line)

  • LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITETTONICO

    1-Blasi C. (a cura di), Architettura storica e terremoti. Protocoli operativi per la conoscenza e la tutela, Milano, Mirafiori Assiago, Wolters Kluwer Italia, 2013.

    2-Borri A. (a cura di), Manuale delle murature storiche, DEI, 2011 (approfondimenti ed aggiornamenti)

    3-Brandi C. Teoria del restauro, Einaudi, 2000.

    4-Carbonara G., Trattato di restauro architettonico, UTET, 1996, vol I, II e succ. Primo aggiornamento cap. I e V (approfondimenti)

    5-Carbonara G., Avvicinamento al Restauro. Teoria, Storia, monumenti, Liguori, Napoli, 1997 (pp. 21-45/75-323 e Appendici).

    6- Carbonara G., Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico e nuovo, Utet scienze e tecniche, 2011

    7-Casiello S. (a cura di), Verso una storia del Restauro. Dall’età classica al primo Ottocento. Alinea ed., Firenze 2008 (pp. 61-137/276-310), (approfondimenti).

    8-Di Battista V., Il degrado delle materie lapidee, in Caterina G., Tecnologia del recupero edilizio, Utet, 1989

    9-A. Giuffrè (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Laterza, 1990, (approfondimenti).

    10-L. Lazzarini, M. Tabassi, Il restauro della pietra, Utet, 2010.

    11- Musso S. F. (a cura di), Recupero e restauro degli edifici storici, guida pratica al rilievo e alla diagnostica, E.P.C. editore, III ed.,2010.

    12-Salemi A., Il recupero e la conservazione delle fabbriche tradizionali. Le patologie da umidità, Gangemi, 2000.

    14-Sette M.P., Il restauro in architettura: quadro storico, Utet,2000.

    13-Tinè S. (a cura di), Codice di pratica professionale per il restauro delle fronti esterne degli edifici : l'esperienza di Ortygia, Flaccovio, 2001.

    15-Torsello P., Che cose’ il restauro, nove studiosi a confronto, Marsilio ed, 2005.

    17-Margani L., Salemi A., Materiali e tecniche costruttive della tradizione siciliana, Documenti IDAU 16 (1988), Documenti DAU 2 (1989) e 10 (1994).

     

    RIVISTE

    Anankē, Cultura, storia e tecniche della conservazione, Firenze, Alinea ed. 1993 e succ.

    Arcos, Scienze e restauro, Utet 2000

    Archeologia dell’architettura, all’insegna del giglio 1996-

    Materiali e strutture, l’elma, Roma 2012-

    Recupero e conservazione, De Lettera (on line)


Programmazione del corso

RESTAURO ARCHITETTONICO
 ArgomentiRiferimenti testi
1Teoria del restauro3-5-7-14 
2Tecniche costruttive tradizionali17-18 
3Interventi sui materiali lapidei8-10-11-13 
4Interventi sulle strutture2-9-16 
5Patologie da umidità12 
6Interventi sui materiali lignei19 -20 
LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITETTONICO
 ArgomentiRiferimenti testi
1Tecniche costruttive tradizionaliI Manuali del recupero e i Codici di pratica, 11, 17 
2Interventi sui materiali lapidei8,10, 11,13, 
3Interventi sulle strutture2, 9, 16 
4Patologie da umidità12 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

  • RESTAURO ARCHITETTONICO

    L’esame consiste in una verifica orale della preparazione sui contenuti del corso, valutando in particolare il grado di maturità ed autonomia critica per potere affrontare un progetto di restauro alle varie scale: di dettaglio (materiali, elementi costruttivi), architettonica ed urbana.

    Verifica del lavoro svolto durante il semestre dedicato al laboratorio progettuale ed alle ore di esercitazione tramite l’esposizione degli elaborati grafici convalidando sia il corretto iter metodologico applicato, sia i risultati di analisi e progettuali raggiunti.

  • LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITETTONICO

    L’esame consiste in una verifica orale della preparazione sui contenuti del corso, valutando in particolare il grado di maturità ed autonomia critica per potere affrontare un progetto di restauro alle varie scale: di dettaglio (materiali, elementi costruttivi), architettonica ed urbana.

    Verifica del lavoro svolto durante il semestre dedicato al laboratorio progettuale ed alle ore di esercitazione tramite l’esposizione degli elaborati grafici convalidando sia il corretto iter metodologico applicato, sia i risultati di analisi e progettuali raggiunti.