FEBBRAIO 2019: DUE ASSEGNISTI DEL DICAR TRA I VINCITORI DEL BANDO EUROPEO “MARIE CURIE INDIVIDUAL FELLOWSHIP”

Due assegnisti del DICAR ricevono dalla Commissione Europea il prestigioso riconoscimento della borsa Marie Skłodowska Curie, per il finanziamento di programmi triennali di ricerca d’eccellenza da svolgere in collaborazione con ricercatori ed istituzioni internazionali.
 

Laura Maria Stancanelli si è laureata nel 2009 in Ingegneria Idraulica presso l’Università di Catania dove, nel 2013, ha anche conseguito un Dottorato di Ricerca sul “Rischio Idraulico” all’interno del gruppo di ricerca del prof. Enrico Foti.

Assegnista di ricerca dal 2013 al 2014 presso l'Università degli Studi di Padova e dal 2015 presso il DICAR dell’Università di Catania, è stata Visiting Scientist nel 2016 presso l’Università Hannover nonchè Visiting Researcher  nel 2017 presso il Politecnico di Milano.

Nel settembre 2018 ha conseguito l'Abilitazione Scientifica Nazionale a professore universitario di seconda fascia.
Il suo progetto di ricerca, “COATING” (slippery wires: revolutionizing COronAry) mira a sviluppare una tecnologia all'avanguardia per la riduzione degli eventi di trombosi e restenosi deglistents coronarici, integrando o sostituendo i trattamenti farmacologici che seguono l'impianto di stent e migliorando quindi la qualità della vita dei milioni di pazienti che ogni anno nel mondo si sottopongono all’intervento di impianto dello stent.
L’approccio interdisciplinare della ricerca collega la meccanica dei fluidi con l'ingegneria biomedica e prevede l’uso di speciali fluidi magnetoreologici con funzione lubrificante. L’idea nasce da un lavoro di ricerca in campo idraulico con ferrofluidi, che Laura Maria Stancanelli ha sviluppato presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania nell’ambito del progetto EU Hydralab+, con il gruppo di ricerca del prof. Enrico Foti.
Il progetto sarà sviluppato principalmente a Zurigo presso l’Istituto Politecnico federale ETH e l’Istituto Federale di Ricerca per la Foresta, la Neve e il Paesaggio WSL Birmensdorf, entrambi centri di ricerca d’eccellenza mondiale. Infine, il progetto prevede un periodo di formazione presso l’University College of London per l’approfondimento delle procedure di trasferimento tecnologico.
 
 
 Bartolomeo Pantò.Laureato con lode in Ingegneria Civile nel 2003 presso l’Università di Catania, dove consegue il Dottorato di Ricerca in Ingegneria delle Strutture nel 2007. E’ attualmente assegnista di ricerca e professore a contratto per l’insegnamento di Dinamica delle Strutturepresso il dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (DICAR). Dal 2004 fa parte del gruppo di ricerca coordinato dai professori Ivo Caliò e Salvatore Caddemi, contribuendo allo sviluppo di modelli numerici per l’analisi non-lineare e la stima della vulnerabilità sismica di edifici esistenti in muratura e calcestruzzo armato. E’ autore di più di 50 articoli su riviste e convegni internazionali in diversi settori dell’ingegneria sismica e strutturale.
Il progetto “RAMBEA(Realistic Assessment of Historical Masonry Bridges under Extreme Environmental Actions) mira a sviluppare una nuova strategia di simulazione numerica del comportamento di ponti ad arco in muratura soggetti ad azioni ambientali estreme quali terremoti o inondazioni. Il metodo proposto è basato su una doppia simulazione degli elementi strutturali che consente di ottenere risultati estremamente accurati con tempi di elaborazione ridotti e di valutare l’efficacia di diverse strategie di rinforzo, simulandone gli effetti. Il progetto verrà svolto all’Imperial College di Londra sotto la supervisione dei professori Bassam Izzuddin e Lorenzo Macorini, con la collaborazione del professore Paulo Lourenço dell’Università di Minho (Portogallo) e della professoressa Antonina Pirrotta dell’Università di Palermo. 


Data di pubblicazione: 28/02/2019