RESTAURO ARCHITETTONICO E LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITETTONICO
Modulo RESTAURO ARCHITETTONICO

Anno accademico 2023/2024 - Docente: GIULIA FILOMENA SANFILIPPO

Risultati di apprendimento attesi

Il corso integrato “RESTAURO ARCHITETTONICO E LABORATORIO RESTAURO ARCHITETTONICO” persegue l’obiettivo generale di consentire agli allievi l’integrazione delle conoscenze storiche, tecnologiche e strutturali acquisite negli anni precedenti del corso di studi, per applicarle opportunamente nell'ambito del progetto sul patrimonio architettonico storico.

In particolare :

Il modulo di “Restauro Architettonico” ha come obiettivo formativo l’apprendimento del concetto di restauro nella sua evoluzione storica e l’acquisizione di una corretta metodologia per l’intervento sul costruito storico: dalla fase conoscitiva all’interpretazione dei segni del degrado e delle vulnerabilità strutturali sino al progetto. Teoria ed esemplificazioni progettuali tratte dalla letteratura sono utilizzate nel corso per fornire gli strumenti critici per le scelte progettuali. Durante il corso gli allievi si eserciteranno nel riconoscimento delle stratificazioni delle peculiarità architettoniche e costruttive della fabbrica storica e affronteranno lo studio e l'elaborazione di mappature tematiche dei degradi e dei dissesti visibili per giungere attraverso un ragionamento critico-interpretativo al progetto di restauro; gli studenti così impareranno ad orientarsi fra le possibili scelte d'intervento, nel rispetto del criterio della compatibilità, della 'reversibilità potenziale’ e del 'minimo intervento'.

 

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

L'insegnamento si svolge mediante lezioni frontali sulla teoria del restauro, sulle tecniche costruttive storiche, su tecniche d'intervento;

Il modulo si sviluppa in due fasi:

  • A. Teoria e storia del restauro (lezioni frontali);
  • B. Conoscenza e Restauro dell’architettura storica (lezioni frontali, esercitazioni in aula e in situ).

 La valutazione di questa parte vale 2/3 sul voto complessivo finale.

Prerequisiti richiesti

Propedeuticità da regolamento didattico: Scienza delle costruzioni

Conoscenze di base: storia dell’architettura, tecnologie costruttive storiche, comportamento statico degli edifici.

Frequenza lezioni

La frequenza è obbligatoria nella misura del 70% del monte ore complessivo del modulo. Per gli aventi diritto ai sensi dell’art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo la percentuale di frequenza obbligatoria è del 50 %.

Contenuti del corso

TEORIA DEL RESTAURO

La conoscenza come premessa per ogni operatività. Iter metodologico per l’intervento sull’esistente. Il Restauro archeologico e gli esempi di R. Stern e G. Valadier; Il dibattito nell’800 in Europa: E. Viollet - le - Duc e il restauro ‘stilistico’; le teorie di J. Ruskin, l'antirestoration movement e W. Morris. Il Restauro filologico-storico e moderno (L. Beltrami e C. Boito), il Restauro scientifico (G. Giovannoni). Il dopoguerra e il Restauro critico – Cesare Brandi. Le correnti contemporanee. I temi del riuso dei beni architettonici. Il progetto sull’esistente oggi e i criteri d’accostamento alle preesistenze storiche (classificazione ed esempi). 

Le Carte del restauro.

Carta di Atene, Carta italiana del ’32, del ’38, le Carte di Gubbio, Carta di Venezia, Carta italiana del ’72, La Conservazione integrata, Raccomandazioni per gli edifici a tipologia specialistica in zona sismica (1986), Carta del Restauro e della Conservazione del 1987, Carta di Cracovia e Carta del rischio.

CONOSCENZA E RESTAURO DELL'ARCHITETTURA STORICA

LA CONOSCENZA

1 Analisi degli edifici storici: Ricerca storico bibliografica, rilievo; l’organismo architettonico come sistema di parti costruttive; le tipologie strutturali

2 I Materiali dell’architettura.

2.1 Materiale lapideo: La pietra (caratteristiche fisiche, chimiche, lavorabilità ecc.); Sistemi d’impiego nella costruzione (apparato ornamentale e rivestimento di facciata);

3 Configurazione architettonica ed elementi costruttivi degli edifici storici

3.1 Cenni sui sistemi costruttivi storici nell’areale etneo;

3.2 Elementi murari (fondazioni, murature in spiccato, volte, architravi, piattabande, archivolti, scale);

3.3 Elementi strutturali lignei: solai, tetti, architravi, centine, mensole,..

3.4 Elementi strutturali metallici: solai, mensole, tiranti

4. Sistemi protettivi ambientali nella regola dell’arte

4.1 Protezioni delle superfici (Intonaci e scialbi);

4.2 Umidità dal sottosuolo (sbarramenti, impermeabilizzazioni, intercapedini, vespai);

4.3 Acquee meteoriche (manti di copertura, canalette, discendenti, smaltimenti diretti);

INTERPRETAZIONE - ANALISI DEI DEGRADI E CORRELAZIONI TRA CAUSE E MANIFESTAZIONI

5. Analisi dei degradi sulle superfici architettoniche

5.1 Descrizione e lessico dei principali degradi sulle superfici (NorMAL 1/88 e Norme UNI 11183);

5.2 Principali cause e fenomeni di degrado (chimico, fisico, biologico);

5.3 Lettura dei degradi (mappe delle manifestazioni visibili: generali e tematiche);

6. Riconoscimento dei danni (in atto o pregressi), meccanismi di collasso (locali e globali), scenari di danno.

6.1 Strutture murarie: dissesti da schiacciamento, pressoflessione (concorde, discorde, mista), cedimenti differenziali (centrali, terminali); quadri fessurativi

6.2 Strutture voltate: deformazioni in chiave e alle reni; quadri fessurativi

6.3 Solai: manifestazioni di disseto; solai lignei; solai in ferro

DEFINIZIONE DEI CRITERI DEL PROGETTO DI RESTAURO- (COMPATIBILITÀ, 'REVERSIBILITÀ POTENZIALE' E MINIMO INTERVENTO)

7. Restauro materico: tecniche di intervento conservativo (puliture, consolidamenti, protezioni);

8. Protezione dalle acque (del sottosuolo, di infiltrazione);

9. Restauro strutturale: interventi locali e interventi globali (mitigazione della vulnerabilità);

9.1 Interventi locali; Fondazioni, murature solai e coperture; Volte

9.2 Interventi globali; tiranti, cordoli, ammorsature dei cantonali.

ESERCITAZIONE

L’esercitazione consiste nell'elaborazione di un rilievo critico di una fabbrica storica del centro storico catanese o dell’areale etneo.

Le attività previste per le esercitazioni del I semestre sono: assegnazione di un caso di studio (aggregato urbano o edificio) e prime analisi conoscitive del contesto; individuazione dell'evoluzione degli impianti alla scala urbana; ricerche storiche e rilievo critico.

Il lavoro sarà suddiviso per gruppi di 3-4 studenti.

L’elaborato finale servirà da supporto per le successive esercitazioni durante le attività del modulo di "Laboratorio di Restauro architettonico" che si svolgerà nel secondo semestre

Testi di riferimento

  1. DONA' C. (a cura di), Manuale delle murature storiche, DEI, 2011.
  2. BRANDI C. Teoria del restauro, Einaudi, 2000. Approfondimento*
  3. CARBONARA G., Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico e nuovo, Utet scienze e tecniche, Torino, 2011.
  4. CASIELLO S. (a cura di), Verso una storia del Restauro. Dall’età classica al primo Ottocento. Alinea ed., Firenze 2008 (pp. 61-137/276-310). Approfondimento*.
  5. GIUFFRÈ A. (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Laterza, 1990. Approfondimento*.
  6. MARGANI L., SALEMI A. (a cura di), Materiali e tecniche costruttive della tradizione siciliana, Documenti IDAU n. 16 (1988), n. 2 (1989) e n. 10 (1994).
  7. MUSSO S. F. (a cura di), Recupero e restauro degli edifici storici, guida pratica al rilievo e alla diagnostica, E.P.C. editore, III ed.,2010.
  8. SALEMI A., Il recupero e la conservazione delle fabbriche tradizionali. Le patologie da umidità, Gangemi, Roma, 2000.
  9. SETTE M.P., Il restauro in architettura: quadro storico, Utet scienze e tecniche, Torino, 2000.
  10. TINÈ S. (a cura di), Codice di pratica professionale per il restauro delle fronti esterne degli edifici: l'esperienza di Ortygia, Flaccovio, 2001.
  11. TORSELLO P. (a cura di), “che cose’ il restauro, nove studiosi a confronto”, Marsilio ed, 2005. Approfondimento*.

I testi segnati con (*) sono da considerarsi come consigliati solo come approfondimento degli argomenti trattati a lezione

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Teoria e storia del restauro3, 4, 5, 10,12
2Conoscenza: rilievo e tecniche costruttive storiche7,8,9,11
3Interpretazione delle cause dei degradi fisici e strutturali8,9,11
4Definizione dei criteri di progetto2,9,11

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Il completo svolgimento del tema di esercitazione e la partecipazione attiva alle lezioni teoriche sono condizioni necessarie per l’ammissione all’esame.

La prova d’esame finale consiste in una verifica orale delle conoscenze acquisite sugli argomenti concernenti il programma del corso e nell’esposizione degli elaborati dell’esercitazione progettuale.

Le domande saranno poste al fine di: accertare i risultati di apprendimento previsti; verificare la capacità di descrivere, anche graficamente, le soluzioni tecniche del cantiere tradizionale e di progetto; valutare qualità grafiche ed espositive.

Sarà oggetto di valutazione anche la capacità di stabilire legami tra i contenuti teorici del modulo di Restauro architettonico (I semestre) e le attività del Laboratorio di Restauro architettonico (II semestre).

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

  • Argomenti relativi ad una o più correnti del pensiero teorico del restauro.
  • Evoluzione del concetto di restauro nella storia.
  • Iter metodologico, dalla conoscenza al progetto, per l'intervento sul costruito storico.
  • Descrizione, anche con schizzi grafici, delle tecniche costruttive degli edifici storici, con particolare riguardo alle architetture in muratura dell'area etnea
  • Manifestazioni dei degradi e dei dissesti su materiali lapidei e sugli elementi costruttivi
  • Descrizione delle possibili correlazioni tra sistema costruttivo e dissesti in atto o potenziali
  • Descrizione di interventi  di restauro (puntuali e globali) con schizzi di dettaglio.
  • Esposizione degli elaborati progettuali