INTERSEZIONI STRADALI E SICUREZZA DELLE INFRASTRUTTURE VIARIE

Anno accademico 2025/2026 - Docente: Salvatore LEONARDI

Risultati di apprendimento attesi

Fornire conoscenze in merito alla progettazione delle diverse tipologie di intersezioni stradali (sia a raso che a livelli sfalsati), nonché di fornire le nozioni per la predisposizione delle azioni di sicurezza attiva e passiva utili ad incrementare il livello di funzionalità globale delle infrastrutture stradali.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Il sito web di riferimento per tutto ciò che concerne le attività didattiche della disciplina è il seguente: www.stradelandia.it

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Il corso include lezioni frontali e attività esercitativa in aula da svolgersi in gruppo (max 2 studenti).

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MODALITÀ DIDATTICA

L’insegnamento adotta una versione rielaborata della didattica capovolta (flipped classroom): si parte dall’illustrazione di casi progettuali reali e/o ipotizzati (ad es. intersezioni stradali o dispositivi di sicurezza). Gli studenti, guidati dal docente, osservano e analizzano i casi, confrontano le alternative configurative e ne valutano le prestazioni (efficacia, sicurezza). Dall’analisi emergono schemi ricorrenti e criteri, via via resi espliciti e formalizzati in regole di progettazione. In sintesi: dal concreto al teorico, dall’esempio alla regola progettuale esplicita, trasferibile a contesti diversi.


ATTIVITÀ ESERCITATIVA

L'esercitazione consiste nell'analisi di un incrocio stradale a raso lineare esistente e nella riqualificazione dello stesso attraverso azioni progettuali mirate: 1) all'adeguamento geometrico a partire dallo schema tipologico di partenza; 2) alla trasformazione dell'intersezione in rotatoria.


Per quanto riguarda il punto n.1, cioè l'adeguamento geometrico a partire dallo schema tipologico di partenza, gli elaborati da produrre sono i seguenti:

1) Planimetria dell’intersezione (stato di fatto) → scala 1:500.

2) Planimetria dell’intersezione di progetto → scala 1:500.

3) Rappresentazione grafica delle verifiche di visibilità → scala 1:1000.

4) Relazione tecnica-illustrativa.

Nota: La matrice dei flussi di traffico (matrice O/D) dovrà essere ipotizzata in modo da giustificare l'organizzazione funzionale della configurazione dell'intersezione presente nello stato di fatto. 


Per quanto riguarda il punto n.2, cioè la trasformazione dell’intersezione lineare originaria in rotatoria, gli elaborati da produrre sono i seguenti:

1) Planimetria dell’intersezione di progetto → scala 1:500

2) Verifiche degli angoli di deviazione→ scala 1:1000

3) Rappresentazione grafica delle verifiche di visibilità → scala 1:1000

4) Progetto della segnaletica orizzontale e verticale → scala 1:500

5) Relazione tecnica-illustrativa contenente, oltre alle indicazioni relative a tutte le scelte progettuali (comprese quelle relative al piano di segnalamento), anche la valutazione della funzionalità della rotatoria attraverso il calcolo delle prestazioni operative di tutti i rami. In particolare: a) capacità e riserva di capacità; b) lunghezza delle code; c) livelli di servizio.

Nota: La matrice dei flussi di traffico da impiegare per la valutazione delle prestazioni operative è quella già ipotizzata per l'adeguamento geometrico dell'intersezione lineare svolto nella prima parte dell'esercitazione.  


Non sono previste scadenze temporali per le consegne degli elaborati di progetto Tuttavia, affinché gli esiti delle prove in itinere restino validi, gli elaborati devono essere redatti e approvati entro l’appello in cui l’allievo/a intende presentarsi e, in ogni caso, non oltre l’ultimo appello utile (25 settembre 2026). Il termine del 25 settembre 2026 non si applica a chi non abbia sostenuto o non abbia superato le prove in itinere.

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Gli studenti che, a seguito della presentazione dell’apposita documentazione (D.R. n. 1598 del 2/5/2018)abbiano ottenuto il riconoscimento dello status di studente lavoratore, studente atleta, studente in situazione di difficoltà e studente con disabilità, qualora si trovassero nell’impossibilità di svolgere l’esercitazione in gruppo con altri allievi del corso, svolgeranno un’esercitazione personalizzata le cui modalità verranno concordate con il docente.

Prerequisiti richiesti

Non sono previste propedeuticità. E' tuttavia fortemente consigliato aver sostenuto l'esame di "Progetto di infrastrutture stradali" o, quanto meno, averne acquisite le frequenze.

Frequenza lezioni

La frequenza alle lezioni è fortemente consigliata in quanto coerente con il modello formativo proposto che mira a favorire l'apprendimento graduale, la partecipazione attiva dello studente in classe, il dialogo fra docenti e studenti. Essendo previsto lo svolgimento in aula delle esercitazioni progettuali, la frequenza è altamente raccomandata. 

Contenuti del corso

1. TIPOLOGIE DI INTERSEZIONI E PARAMETRI DI PROGETTO
Le intersezioni stradali come elementi cardine delle reti viarie. Tipologie di nodi stradali: a raso, a livelli sfalsati e svincoli. Scelta del tipo di intersezione. Parametri di progetto. 


2. INTERSEZIONI A RASO LINEARI
Principali tipi di intersezioni a raso lineari.  Definizioni e criteri di scelta delle corsie specializzate. Criteri progettuali delle corsie specializzate: Corsia centrale di accumulo. Corsia di entrata. Corsia centrale di immissione. Corsia di uscita. Cigli esterni. Isole di traffico: divisionali, a goccia, direzionali, salvagente. Distanze di visibilità. 


3. ROTATORIE STRADALI
Fattibilità e pianificazione: Obiettivi. Analisi del contesto. Condizionamenti specifici del sito. Verifica della disponibilità degli spazi richiesti. Confronto con altre alternative di progetto. Rotatorie moderne: Normativa italiana. Regola principale di progettazione: controllo della deflessione delle traiettorie. Iter procedurale per la progettazione plano-altimetrica delle rotatorie moderne: Disposizione dei bracci. Inclinazione reciproca dei rami confluenti. Diametro della corona giratoria. Larghezza della corona giratoria. Isola centrale. Isole divisionali. Entrate. Curve d’entrata. Uscite. Curve d’uscita. Criteri di visibilità. Distanza di visibilità all’intersezione (visibilità a sinistra). Distanza di visibilità per l’arresto. Sezione trasversale della corona giratoria. Mini-rotatorie: Vantaggi, svantaggi e ambiti applicativi. Criteri progettuali. Rotatorie di grande diametro: Dimensionamento dei tronchi di scambio. Progettazione geometrica. Configurazioni a livelli sfalsati: Intersezione a losanga. Intersezione a semi-quadrifoglio. Rotatoria a livelli sfalsati. Rotatoria-bersaglio: doppia rotatoria a livelli sfalsati con corsie di bypass per la svolta a destra. Turbo-rotatorie: Classificazione delle turbo-rotatorie. Elementi caratteristici e criteri di progettazione. Sicurezza: Conflitti e punti di conflitto. Incidenti in rotatoria: tipologie e fattori causali. Prestazioni operative: Acquisizione dei dati di traffico. Metodologie per le analisi prestazionali degli accessi alle rotatorie (metodo dell'HCM Edition 6 (2016), software deterministici, software di micro-simulazione). Casi particolari e schemi alternativi: Corsie dedicate per la svolta a destra. Rotatorie a fiore. Rotatorie a doppio gomito. Rotatorie con attraversamento viario in sottopasso. Rotatorie attraversate da binari ferroviari. Rotatorie mobili.


4. INTERSEZIONI A LIVELLI SFALSATI
Principali schemi di intersezioni a livelli sfalsati. Opere di scavalco. Rampe di interconnessione. Fattori di coordinamento delle rampe. Conformazione planimetrica delle rampe: Tronco di stacco. Tronco intermedio di decelerazione. Tronco a curvatura costante. Tronco intermedio di accelerazione. Tronco di attacco. Tronco finale di raccordo. Conformazione altimetrica delle rampe. Zone di scambio.


5. SEGNALETICA STRADALE PER LA SICUREZZA DELLE INTERSEZIONI
Ruolo della segnaletica nella sicurezza stradale. Segnaletica orizzontale. Segnaletica verticale. Segnaletica complementare. Piani segnaletici per intersezioni a raso lineari e rotatorie.


6. DISPOSITIVI PER LA SICUREZZA PASSIVA DELLE STRADE
Dispositivi di ritenuta: norme di riferimento, tipologie e ambiti applicativi. Barriere di sicurezza. Classificazione delle barriere secondo criteri funzionali e di efficacia. Livello di contenimento. Livello di severità (ASI e THIV). Livello di deformazione (deflessione dinamica, larghezza operativa, intrusione, spazio di lavoro). Classificazione delle barriere in base al materiale. Condizioni di installazione delle barriere metalliche. Condizioni di installazione delle barriere in calcestruzzo. Criteri di scelta delle barriere di sicurezza. Sistemi di protezione passiva per i punti singolari. Attenuatori d’urto. Terminali. Transizioni. Barriere per chiusura varchi. Dispositivi di sicurezza per i motociclisti.


7. ILLUMINAZIONE STRADALE PER LA SICUREZZA DELLE STRADE
Sicurezza stradale durante la guida notturna. Parametri illuminotecnici. Categorie illuminotecniche secondo la Norma UNI 11248. Zone di studio. Categorie illuminotecniche di ingresso. Categorie illuminotecniche di progetto. Categorie illuminotecniche di esercizio. Illuminazione adattiva delle strade. Lampade e apparecchi luminosi. Rappresentazione delle caratteristiche fotometriche. Ipotesi progettuali per ottimizzare le soluzioni impiantistiche. Disposizione dei centri luminosi in curva. Disposizione dei centri luminosi negli attraversamenti pedonali. Disposizione dei centri luminosi nelle zone d’intersezione. Calcolo illuminotecnico di un impianto stradale (cenni).


8. ILLUMINAZIONE STRADALE PER LA SICUREZZA DELLE GALLERIE
Illuminazione diurna. Illuminazione notturna. Luminanza delle pareti e delle superfici esterne alla carreggiata. Uniformità di luminanza. Limitazione dell’abbagliamento. Sorgenti luminose e soluzioni impiantistiche. Progettazione di un impianto di illuminazione artificiale (cenni). Risparmio energetico e regolazione delle prestazioni dell’impianto. Illuminazione di riserva. Operazioni di manutenzione dell’impianto di illuminazione.

Testi di riferimento

  1. S. Canale. N. Distefano. S. Leonardi. G. Pappalardo. “Progettare le intersezioni. Tecniche per la progettazione e la verifica delle intersezioni stradali in ambito urbano ed extraurbano secondo il D.M. 19/4/2006”. EPC Editore. II Edizione. Settembre 2011.
  2. S. Leonardi. N. Distefano. “ROTATORIE STRADALI. Manuale di pianificazione, progettazione e gestione”. EPC Editore. Marzo 2021.
  3. N. Distefano, S. Leonardi. "MANUALE DI PROGETTAZIONE PER LA SICUREZZA STRADALE. Strategie progettuali per la sicurezza degli elementi delle reti stradali urbane ed extraurbane: tronchi, intersezioni, percorsi pedonali e ciclabili, interventi di traffic calming, zone a traffico moderato, sovrastrutture, illuminazione, gallerie e dispositivi di ritenuta". EPC Editore. Novembre 2024. 

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
11. INTRODUZIONE: Tipologie di nodi stradali: a raso, a livelli sfalsati e svincoli. Scelta del tipo di intersezione. Parametri di progetto.Testo 1 Capitolo 1 (pag. 18-44)
22. INTERSEZIONI A RASO LINEARI: Principali tipi di intersezioni a raso lineari.Testo 1 Capitolo 2 (pag. 47-55)
32. INTERSEZIONI A RASO LINEARI: Principali tipi di intersezioni a raso lineari. Definizioni e criteri di scelta delle corsie specializzate. Criteri progettuali delle corsie specializzate: Corsia centrale di accumulo. Corsia di entrata. Corsia centrale di immissione. Corsia di uscita. Cigli esterni. Isole di traffico: divisionali, a goccia, direzionali, salvagente.Testo 1 Capitolo 2 (pag. 57-107)
42. INTERSEZIONI A RASO LINEARI: Distanze di visibilità.Testo 1 Capitolo 2 (pag. 125-133)
53. ROTATORIE: Fattibilità e pianificazione: Obiettivi. Analisi del contesto. Condizionamenti specifici del sito. Verifica della disponibilità degli spazi richiesti. Confronto con altre alternative di progetto.Testo 2 Capitolo 1 (pag. 13-31)
63. ROTATORIE: Rotatorie moderne: Normativa italiana. Regola principale di progettazione: controllo della deflessione delle traiettorie. Iter procedurale per la progettazione plano-altimetrica delle rotatorie moderne: Disposizione dei bracci. Inclinazione reciproca dei rami confluenti. Diametro della corona giratoria. Larghezza della corona giratoria. Isola centrale. Isole divisionali. Entrate. Curve d’entrata. Uscite. Curve d’uscita.Testo 2 Capitolo 1 (pag. 33-86)
73. ROTATORIE: Criteri di visibilità. Distanza di visibilità all’intersezione (visibilità a sinistra). Distanza di visibilità per l’arresto. Sezione trasversale della corona giratoria.Testo 2 Capitolo 2 (pag. 87-96)
83. ROTATORIE: Mini-rotatorie: Vantaggi, svantaggi e ambiti applicativi. Criteri progettuali.Testo 2 Capitolo 3 (pag. 99-117)
93. ROTATORIE: Rotatorie di grande diametro: Dimensionamento dei tronchi di scambio. Progettazione geometrica.Testo 2 Capitolo 4 (pag. 119-133)
103. ROTATORIE: Configurazioni a livelli sfalsati: Intersezione a losanga. Intersezione a semi-quadrifoglio. Rotatoria a livelli sfalsati. Rotatoria-bersaglio: doppia rotatoria a livelli sfalsati con corsie di bypass per la svolta a destra.Testo 2 Capitolo 5 (pag. 135-148)
113. ROTATORIE: Turbo-rotatorie: Classificazione delle turbo-rotatorie. Elementi caratteristici e criteri di progettazione.Testo 2 Capitolo 6 (pag. 149-162)
123. ROTATORIE: Sicurezza: Conflitti e punti di conflitto. Incidenti in rotatoria: tipologie e fattori causali.Testo 2 Capitolo 8 (pag. 197-207) (pag. 212-216)
133. ROTATORIE: Prestazioni operative: Acquisizione dei dati di traffico. Metodologie per le analisi prestazionali degli accessi alle rotatorie (metodo dell'HCM Edition 6 (2016), software deterministici, software di micro-simulazione).Testo 2 Capitolo 11 (pag. 281-312)
143. ROTATORIE: Casi particolari e schemi alternativi: Corsie dedicate per la svolta a destra. Rotatorie a fiore. Rotatorie a doppio gomito. Rotatorie con attraversamento viario in sottopasso. Rotatorie attraversate da binari ferroviari. Rotatorie mobili.Testo 2 Capitolo 12 (pag. 313-337)
154. INTERSEZIONI A LIVELLI SFALSATI: Principali schemi di intersezioni a livelli sfalsati. Opere di scavalco. Rampe di interconnessione. Fattori di coordinamento delle rampe. Conformazione planimetrica delle rampe: Tronco di stacco. Tronco intermedio di decelerazione. Tronco a curvatura costante. Tronco intermedio di accelerazione. Tronco di attacco. Tronco finale di raccordo. Conformazione altimetrica delle rampe. Zone di scambio.Testo 1 Capitolo 6 (pag. 221-274)
165. SEGNALETICA STRADALE PER LA SICUREZZA DELLE INTERSEZIONI: Ruolo della segnaletica nella sicurezza stradale. Segnaletica orizzontale. Segnaletica verticale. Segnaletica complementare. Piani segnaletici per intersezioni a raso lineari e rotatorie.Testo 1 Capitolo 7 (pag. 275-312); Testo 2 Capitolo 10 (pag. 269-280)
176. DISPOSITIVI PER LA SICUREZZA PASSIVA DELLE STRADE: Dispositivi di ritenuta: norme di riferimento, tipologie e ambiti applicativi. Barriere di sicurezza. Classificazione delle barriere secondo criteri funzionali e di efficacia. Livello di contenimento. Livello di severità (ASI e THIV). Livello di deformazione (deflessione dinamica, larghezza operativa, intrusione, spazio di lavoro). Classificazione delle barriere in base al materiale. Condizioni di installazione delle barriere metalliche. Condizioni di installazione delle barriere in calcestruzzo. Criteri di scelta delle barriere di sicurezza. Sistemi di protezione passiva per i punti singolari. Attenuatori d’urto. Terminali. Transizioni. Barriere per chiusura varchi. Dispositivi di sicurezza per i motociclisti.Testo 3 Capitolo 9 (pag. 335-372)
187. ILLUMINAZIONE STRADALE PER LA SICUREZZA DELLE STRADE: Sicurezza stradale durante la guida notturna. Parametri illuminotecnici. Categorie illuminotecniche secondo la Norma UNI 11248. Zone di studio. Categorie illuminotecniche di ingresso. Categorie illuminotecniche di progetto. Categorie illuminotecniche di esercizio. Illuminazione adattiva delle strade. Lampade e apparecchi luminosi. Rappresentazione delle caratteristiche fotometriche. Ipotesi progettuali per ottimizzare le soluzioni impiantistiche. Disposizione dei centri luminosi in curva. Disposizione dei centri luminosi negli attraversamenti pedonali. Disposizione dei centri luminosi nelle zone d’intersezione. Calcolo illuminotecnico di un impianto stradale (cenni).Testo 3 Capitolo 7  (pag. 267-298)
198. ILLUMINAZIONE STRADALE PER LA SICUREZZA DELLE GALLERIE: Illuminazione diurna. Illuminazione notturna. Luminanza delle pareti e delle superfici esterne alla carreggiata. Uniformità di luminanza. Limitazione dell’abbagliamento. Sorgenti luminose e soluzioni impiantistiche. Progettazione di un impianto di illuminazione artificiale (cenni). Risparmio energetico e regolazione delle prestazioni dell’impianto. Illuminazione di riserva. Operazioni di manutenzione dell’impianto di illuminazione.Testo 3 Capitolo 8 (Paragrafo 8.3 e relativi sotto-paragrafi -  pag. 311-333)

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame consiste in una prova orale comprendente richiami ai temi progettuali svolti. 

È prevista la possibilità di svolgere due prove in itinere dall'esito delle quali, in combinazione con la prova orale, scaturirà il voto finale.

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Per gli studenti che sceglieranno di svolgere le due prove in itinere, la valutazione avverrà in tre fasi:


  1. Valutazione della "Prima prova in itinere" (14 novembre 2025): max 10 punti     
  2. Valutazione della "Seconda prova in itinere" (14 gennaio 2026): max 5 punti     
  3. Valutazione della "Prova orale" (da svolgersi in uno degli appelli già programmati): max 15 punti


Per gli studenti che sceglieranno di NON svolgere le due prove in itinere, la valutazione avverrà in esito all'unica prova orale da svolgersi in uno degli appelli d'esame già programmati.

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PROGRAMMAZIONE DELLE PROVE D'ESAME E MODALITÀ DI VALUTAZIONE  

1) Prima prova in itinere — 14 novembre 2025 (durante il periodo di sospensione della didattica)

Struttura: 15 quesiti a risposta multipla (ogni quesito propone 5 opzioni di risposta) + 1 quesito a risposta aperta.

Ripartizione dei quesiti e punteggi massimi:

  • Sicurezza passiva delle strade (cap. 6): 5 quesiti a risposta multipla → max 2 pt (0,08 punti per ogni opzione di risposta corretta)
  • Illuminazione stradale (cap. 7): 5 quesiti a risposta multipla → max 2 pt (0,08 punti per ogni opzione di risposta corretta)
  • Illuminazione delle gallerie (cap. 8): 5 quesiti a risposta multipla → max 2 pt (0,08 punti per ogni opzione di risposta corretta)
  • Sicurezza delle infrastrutture viarie (cap. 6, 7, 8): 1 quesito a risposta aperta (a scelta tra 3 proposti) → max 4 pt

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Punteggio massimo: 10 pt.

Prova superata con punteggio ≥ 6/10. 

Se punteggio < 6/10: si può sostenere la seconda prova ma nel corso della prova orale si dovrà rispondere anche su tutti gli argomenti della prima prova.

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2) Seconda prova in itinere — 14 gennaio 2026, ore 11:00, aula D24 

Struttura: 20 quesiti a risposta multipla (ogni quesito propone 5 opzioni di risposta).

Ripartizione dei quesiti e punteggi massimi:

  •  Intersezioni e parametri di progetto (cap. 1): 4 quesiti a risposta multipla → max 1 pt (0,05 punti per ogni opzione di risposta corretta)
  • Fattibilità e pianificazione delle rotatorie (cap. 3): quesiti a risposta multipla → max 1 pt (0,05 punti per ogni opzione di risposta corretta)
  • Mini-rotatorie (cap. 3): quesiti a risposta multipla → max 0,5 pt (0,05 punti per ogni opzione di risposta corretta))
  • Rotatorie di grande diametro (cap. 3): 2 quesiti a risposta multipla → max 0,5 pt (0,05 punti per ogni opzione di risposta corretta)
  • Turbo-rotatorie (cap. 3): quesiti a risposta multipla → max 1 pt (0,05 punti per ogni risposta corretta)
  • Casi particolari e schemi alternativi (cap. 3): quesiti a risposta multipla → max 1 pt (0,05 punti per ogni risposta corretta)

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Punteggio massimo 5 pt.

Prova superata con punteggio ≥ 3/5. 

Se punteggio < 3/5: nel corso della prova orale si dovrà rispondere anche su tutti gli argomenti della seconda prova.

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3) Fascia di merito dopo le due prove in itinere

Verrà calcolata la fascia di merito in esito alle due prove in itinere sulla base del parametro seguente:

Voto complessivo delle 2 prove in itinere: VCPI = somma dei punteggi delle due prove (max 15 pt):

  • Fascia di merito Bassa: 9 < VCPI ≤ 10
  • Fascia di merito Media: 10 < VCPI ≤ 12
  • Fascia di merito Alta: 12 < VCPI ≤ 15

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Gli allievi la cui valutazione rientra in fascia bassa o media possono migliorare la valutazione e passare a una fascia superiore tramite colloquio orale da svolgere entro il 25 settembre 2026, ultimo appello della terza sessione per gli studenti regolari. 

Il colloquio è focalizzato sui debiti conoscitivi individuati e comunicati dal docente.

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4) Prova orale

4.a) Appelli dal 23 gennaio 2026 al 25 settembre 2026

  1. Discussione degli elaborati progettuali (tavole stampate nelle scale opportune e relazione tecnica stampata in formato A4).
  2. Richiami e approfondimenti sui seguenti argomenti del programma:

  • Capitolo 2 del programma (integrale). Intersezioni a raso lineari: tipologie; corsie specializzate (definizioni, criteri di scelta e progetto: corsia centrale di accumulo, di entrata, di immissione, di uscita); cigli esterni; isole di traffico (divisionali, a goccia, direzionali, salvagente); distanze di visibilità.
  • Capitolo 3 del programma (argomenti indicati di seguito). Rotatorie stradali: normativa italiana; regola del controllo della deflessione; iter plano-altimetrico (disposizione bracci, inclinazione rami confluenti, diametro e larghezza corona, isola centrale e divisionali, entrate/uscite e relative curve, criteri di visibilità, distanze di visibilità all’intersezione e per l’arresto, sezione trasversale); schemi a livelli sfalsati (losanga, semi-quadrifoglio, rotatoria a livelli sfalsati, rotatoria-bersaglio); sicurezza (conflitti e incidenti); prestazioni operative (acquisizione dati; metodi HCM 2016, software deterministici e di microsimulazione).
  • Capitolo 4 del programma (integrale). Intersezioni a livelli sfalsati: schemi principali; opere di scavalco; rampe (coordinamento e conformazione planimetrica e altimetrica: tronchi di stacco/decelerazione/curvatura costante/accelerazione/attacco/finale; zone di scambio).
  • Capitolo 5 del programma (integrale). Segnaletica per la sicurezza delle intersezioni: orizzontale, verticale, complementare; piani segnaletici per intersezioni a raso e rotatorie.

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Punteggio: massimo 15 pt.

Prova superata con punteggio ≥ 9/15

Fasce di merito in funzione del voto della prova orale (VPO):

  • Fascia di merito Bassa: 9 < VPO ≤ 10
  • Fascia di merito Media: 10 < VPO ≤ 12
  • Fascia di merito Alta: > 12 < VPO ≤ 15

Gli allievi con valutazione in fascia bassa o media possono ripetere il colloquio entro il 25 settembre 2026 per migliorare la valutazione e accedere a una fascia superiore. 

Il debito conoscitivo viene comunicato al termine del colloquio.


4.b) Appelli successivi al 25 settembre 2026

  • Discussione degli elaborati progettuali (come sopra).
  • Richiami e approfondimenti su tutti gli argomenti del programma.

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5) Voto finale in trentesimi

La fascia di merito finale dipende dalle due fasce (prove in itinere + prova orale) secondo la griglia seguente:

Combinazione fasce (itinere + orale)

Fascia di merito finale

Voto massimo

Bassa + Bassa

Bassa

20/30

Bassa + Media oppure Media + Bassa

Medio/bassa

23/30

Media + Media

Media

25/30

Media + Alta oppure Alta + Media

Medio/alta

27/30

Alta + Alta

Alta

30/30

 

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6) Disposizioni comuni

Gli esami successivi al 25 settembre 2026 verteranno su tutto il programma, indipendentemente dagli esiti delle prove in itinere.

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Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Prima parte dell'esame (interrogazione sui temi progettuali svolti):

A) Criteri di scelta e di progettazione delle corsie specializzate nelle intersezioni a raso di tipo lineare;

B) Criteri di dimensionamento delle rotatorie;

D) Distanze di visibilità per le intersezioni a raso (lineari e a circolazione rotatoria);

E) Piano segnaletico delle intersezioni  a raso (lineari e a circolazione rotatoria);

F) Ipotesi di schemi progettuali alternativi a quelli adottati nelle esercitazioni.


Seconda parte dell'esame (richiami alle tematiche della disciplina):

A) Peculiarità delle mini-rotatorie;

B) Il criterio dei tronchi di scambio per il dimensionamento delle rotatorie di grande diametro;

C) Elementi caratteristici delle turbo-rotatorie;

D) Corsie dedicate per la svolta a destra nelle rotatorie stradali;

E) Prestazioni operative delle rotatorie (Capacità, code e livelli di servizio);

F) Normativa di riferimento sui dispositivi di ritenuta;

G) Iter procedurale per la scelta del tipo di barriera di sicurezza da installare in specifici ambiti stradali;

H) Parametri illuminotecnici di riferimento;

I) Categorie illuminotecniche in base alla Norma UNI 11248;

J) Disposizione dei centri luminosi nelle intersezioni stradali (lineari, rotatorie e a livelli sfalsati);

K) Andamento della luminanza all'interno dei tunnel stradali;

L) Soluzioni impiantistiche relative all'illuminazione dei tunnel stradali (ordinarie e di emergenza) e strategie di manutenzione;

M) I concetti di illuminazione diurna e notturna delle gallerie;

N) I concetti di gallerie corte e lunghe dal punto di vista illuminotecnico.