TECNICA URBANISTICA E LABORATORIO DI TECNICA URBANISTICA M - Z

Anno accademico 2021/2022 - 4° anno
Docenti Crediti: 12
Organizzazione didattica: 300 ore d'impegno totale, 160 di studio individuale, 50 di lezione frontale, 40 di esercitazione, 50 di laboratorio
Semestre:

Obiettivi formativi

  • TECNICA URBANISTICA

    Questa classe introduce alle principali tecniche, strategie di processo e abilità personali e professionali richieste per gestire e progettare le trasformazioni urbane. Vengono toccati i fondamenti dell’analisi e del progetto urbanistico e temi quali la qualità dei tessuti urbani, la tensione tra gli interessi pubblici e privati nella storia dell'urbanistica italiana, la tutela e della valorizzazione della città storica, l’ecologia urbana e l'urbanistica per la resilienza al cambiamento climatico, l'urbanistica strategica attraverso le lenti dell'attuale dibattito sulla rigenerazione urbana.

  • LABORATORIO DI TECNICA URBANISTICA

    Il modulo di laboratorio di tecnica urbanistica permette l'applicazione pratica e critico riflessiva dei contenuti del modulo seminariale di Tecnica urbanistica, e ne segue pedissequamente l'articolazione tematica. Il modulo ha il duplice obbiettivo di rendere gli studenti capaci di: (1) comprendere, rispettare e trarre massimo vantaggio dalle norme e dai regolamenti urbanistici che incontreranno nell'ambito della loro pratica professionale di ingegneri edili e/o architetti; (2) sviluppare sufficiente confidenza pratica nella pratica della professione della pianificazione urbanistica tale da incoraggiarli a cercare ulteriori occasioni di alta formazone sul tema e/o di pratica professionale.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

  • TECNICA URBANISTICA

    Il modulo è costituito da attività di studio teorico e seminariale, sia di carattere frontale che interattivo (es: attività di confronto e dibattiito, presentazioni di letture da parte degli studenti, etc.). Per questo la frequenza è obbligatoria e implica lo svolgimento TEMPESTIVO e PUNTUALE di letture assegnate settimanalmente. Attraverso le attività in aula, gli studenti impareranno in che modo l'urbanistica - nei suoi aspetti sia teorico-valoriali e normativi che tecnici e tecnologici - si è evoluta nel tempo, dal secondo dopo guerra a oggi, con il mutare delle congiunture storiche.

    Qualora l’insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato, al fine di rispettare il programma previsto e di seguito riportato.

  • LABORATORIO DI TECNICA URBANISTICA

    Il modulo è costituito da attività di esercitazione pratica strettamente legate ai seminari svolti nell'ambito del corso di tecnica urbanistica. Il presupposto è che lo studente apprenda con più facilità nuovi contenuti teorici e tecnici quando viene, immediatamente, chiamato ad applicarli e valutarli criticamente nella pratica. Il percorso di apprendimento di questo modulo si basa sulla possibilità per ogni studente/ssa di riflettere criticamente sull’efficacia e la qualità del proprio lavoro svolto durante il semestre – sulla base dei materiali studiati, della loro applicazione pratica e dei feedback raccolti in classe dai docenti e dai colleghi –. Per questo la frequenza è obbligatoria e implica lo svolgimento TEMPESTIVO e PUNTUALE delle esercitazioni periodiche. In particolare, gli studenti sperimenteranno cosa significhi inquadrare un ambito urbano, interpretarne i principali aspetti problematici per poi identificare le principali strategie di azione per il trattamento di tali aspetti. Tale lavoro confluirà in una esercitazione di corso che avrà la forma di una bozza di Piano urbanistico di quartiere che verrà redatto in modo incrementale attraverso una serie di esercitazioni bi-settimanali (ex_n), ciascuna da interpretare in continuità con le precedenti. Ciascuna esercitazione bi-settimanale include una lezione frontale da parte dei docenti sulle modalità di svolgimento della stessa, una lezione laboratoriale per una prima revisione degli elaborati degli studenti e una seconda lezione laboratoriale per la presentazione di una versione avanzata di tali elaborati.

    L’esercitazione verrà condotta su una selezione di quartieri rappresentativi della città di Catania e deve essere concepita come lavoro collettivo del corso di Laboratorio di Tecnica Urbanistica, nell’ambito del quale a ciascuno studente verrà chiesto di lavorare in classe, da solo e in gruppo, e di essere sempre pronto a condividere gli esiti del proprio lavoro con il resto della classe al fine di raccogliere feedback.

    Le attività di laboratorio includono - nei limiti delle regole e delle opportunità della corrente pandemia - sopraluoghi e attività di incontro con attori urbani rilevanti. Dettagli su temi e luoghi di tali attività e sulle garanzie di rispetto delle attuali restrizioni alla itnerazione sociale imposte dalla pandemia verranno fornite durante il semestre.

    Qualora l’insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato, al fine di rispettare il programma previsto e di seguito riportato.


Prerequisiti richiesti

  • TECNICA URBANISTICA

    È obbligo per gli studenti che frequentano il Modulo di Tecnica Urbanistica frequentare contestualmente il modulo di Laboratorio e aver già frequentato e possibilmente superato l’esame del Corso di Pianificazione Territoriale. È inoltre auspicabile aver già sostenuto gli esami di Diritto Urbanistico - Geografia e Sociologia Urbana e di Economia ed Estimo Ambientale.

  • LABORATORIO DI TECNICA URBANISTICA

    È obbligo per gli studenti che frequentano il Laboratorio di Tecnica Urbanistica di frequentare contestualmente il corso di Tecnica Urbanistica. Sono molto utili alla frequenza del corso delle conoscenze di base di cartografia e disegno, software di gestione delle immagini digitali e, soprattutto, di GIS.


Frequenza lezioni

  • TECNICA URBANISTICA

    Come da regolamento didattico, la frequenza delle lezioni è obbligatoria e include lo svolgimento puntuale delle letture assegnate ogni settimana. Più di una assenza ingiustificata e un numero totale di assenze, anche giustificate, superiore al 30% delle ore totali di lezione avrà una ripercussione negativa sul voto finale (vedere il paragrafo "modalità di verifica dell'apprendimento" per i dettagli).

    Nel caso in cui l'Amministrazione centrale dell'ateneo ritenesse, alla luce delle attuali congiunture medico-saniarie, di rendere la frequenza non obbligatoria, quanto affermato nel paragrafo precedente perde di validità. Tuttavia, l'importanza pedagogica di frequentare un corso, come questo, avente obiettivi di alta formazione pratico-professionale, basato su un approccio di learning-by-doing, non viene sminuita dalla pandemia in corso. Per questo, tutti gli studenti sono FORTEMENTE incoraggiati ad accogliere, nei limiti della normativa vigente e dei regolamenti universitari, ogni occasione che gli viene data di interazione e collaborazione - sia in presenza che on-line - con colleghi e docenti.

  • LABORATORIO DI TECNICA URBANISTICA

    La pianificazione, come tutte le discipline tecniche, richiede un "saper fare" che non è possibile apprendere in solitudine, studiando da libri e appunti. Per questo motivo la frequenza delle lezioni è obbligatoria e include lo svolgimento puntuale dell’esercitazione bi-settimanale. Più di una assenza ingiustificata e un numero totale di assenze, anche giustificate, superiore al 30% delle ore totali di lezione avrà una ripercussione negativa sul voto finale (vedi modalità di verifica dell'apprendimento per i dettagli).

    Nel caso in cui l'Amministrazione centrale dell'ateneo ritenesse, alla luce delle attuali congiunture saniarie, di rendere la frequenza non obbligatoria, quando affermato nel paragrafo precedente perde di validità, Tuttavia,l'importanza pedagofica di frequentare un corso, come questo, che ha obiettivi di formazione professionale e che quindi richiede l'apprendimento-nel-corso-dell'azione, sfortunatamente non viene sminuita dall'attuale condizione pandemica. Per questo, tutti gli studenti sono FORTEMENTE incoraggiati ad accogliere, nei limiti della normativa vigente e dei regolamenti universitari, ogni occasione che gli viene data di massima interazione e collaborazione con colleghi e docenti.


Contenuti del corso

  • TECNICA URBANISTICA

    L’evoluzione delle diverse tecniche urbanistiche, connesse all’evoluzione delle questioni problematiche che caratterizzano le città italiane dal dopoguerra a oggi, è articolata attorno ai seguenti blocchi tematici (a ciascun blocco tematico corrisponde una esercitazione bi-settimanale del modulo di Laboratorio):

    1. La TU per la qualità dell’urbanizzazione – le origini storiche della professione urbanistica in Italia e trasformazioni delle città italiane negli anni del secondo dopoguerra / i meccanismi della ricostruzione urbana e della speculazione edilizia (le mani sulla città) / la legge ponte e il DM 1444/68 / tipi e caratteristiche delle Zone Territoriali Omogenee / calcolo dei principali indici urbanistici (indici di densità/fabbricabilità fondiaria Vs. indici di densità/fabbricabilità territoriale) / cosa sono gli standard urbanistici e come si calcolano / Il contributo degli standard al contrasto della speculazione edilizia, origine e attualità del dibattito;
    2. La TU per il recupero della città storica – il risanamento speculativo nelle città italiane e l’insorgere del movimento per la salvaguardia dei centri storici / La Carta di Gubbio e sue applicazioni / Rifermenti normativi (LN 457/78 e LRS 13/15) e tecniche di intervento (comparto, piano di recupero, perimetrazione centri storici, studio di dettaglio, etc.) / definizione di tessuto urbano ai fini della pianificazione urbana per il recupero / gli strumenti dell’analisi e del progetto per il recupero urbano (analisi tipologica Vs. analisi morfologica dei tessuti);
    3. La TU da una prospettiva ecologica – l’insorgere della questione ambientale nel dibattito pubblico degli anni ’70 e impatto sulla disciplina urbanistica / dalla questione ambientale all’ecologia urbana / il dibattito sulla resilienza urbana agli effetti del cambiamento climatico / tecniche urbanistiche per il progetto urbano dell'acqua, del verde, dell'energia e del microclima (cenni);
    4. La TU per la “rigenerazione urbana” – la deregulation degli anni ’80 la svolta processuale dell’urbanistica / Differenze e similitudini tra urbanistica negoziata, strategica e partecipata / l’urbanistica co-produttiva.
  • LABORATORIO DI TECNICA URBANISTICA

    L’applicazione delle diverse tecniche urbanistiche, connesse all’evoluzione delle questioni problematiche che caratterizzano le città italiane dal dopoguerra a oggi, è articolata attraverso i seguenti step esercitativi:

    • Ex_1 Analisi della qualità urbana, calcolo del fabbisogno pregresso di servizi urbanistici e implicazioni progettuali (esercitazione connessa al blocco seminariale n° 1 "La TU per la qualità dell’urbanizzazione")
    • Ex_2 AAnalisi tipo-morfologica dei tessuti urbani e interpretazione dei valori storici e implicazioni progettuali (esercitazione connessa al blocco seminariale n° 2 "La TU per il recupero della città storica)
    • Ex_3 Analisi ecologica e implicazioni progettuali (esercitazione connessa al blocco seminariale n° 3 "La TU da una prospettiva ecologica")
    • Ex_4 Indagini qualitative, analisi SWOT e implicazioni progettuali ((esercitazione connessa al blocco seminariale n° 4 "La TU per la “rigenerazione urbana”)

Testi di riferimento

  • TECNICA URBANISTICA
    1. Bettini V. (2004) Paradigmi e Teorie. In Bettini V. (2004) Ecologia Urbana. L’uomo e la città. Torino: UTET; pp. 55-80
    2. Campos Venuti G. (1993) ‘Cinquant’anni: tre generazioni urbanistiche’. In Campos Venuti G. e Oliva F. (a cura di) Cinquant’anni di urbanistica in Italia 1942-1992. Bari: Laterza;
    3. Caudo G. (2021) ‘Riabitare, il mondo di città’ in Caudo G., Pietropaoli M. (a cura di), Riabitare il mondo Quolibet studio, pp. 11-18.
    4. Città Metropolitana di Genova Piano Strategico (pp. 6-10 del piano – scaricabile su https://pianostrategico.cittametropolitana.genova.it/sites/default/files/psm2017/All.1_PSM%20aprile%202017.pdf );
    5. Collettivo per l'Economia Fondamentale (2019). Economia fondamentale: l'infrastruttura della vita quotidiana. Einaudi (estratti).
    6. Laboratorio standard (2021), ‘Introduzione. Tornare a riflettere sugli standard, oggi’, AA. VV. Diritti in città. Gli standard urbanistici in Italia dal 1968 a oggi. Donzelli editore, pp. 3-18;
    7. Rees W. E. (1997) Urban Ecosystems: the human dimension. - trad. it in Bettini V. (2004) Ecologia Urbana. L’uomo e la città. Torino: UTET; pp. 89-100.
    8. Salzano E. (2005) Fondamenti di urbanistica. Bari: Laterza
  • LABORATORIO DI TECNICA URBANISTICA
    1. Bobbio L. (a cura di, 2004) A più voci. Amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni e cittadini nei processi decisionali inclusivi, Edizione scientifiche italiane, pp. 1, 2, e 9-53 (disponibile on-line all’indirizzo: http://partecipazione.formez.it/sites/all/files/A%20più%20voci.pdf
    2. Busacca, P., & Gravagno, F. (2003). L'occhio di Arlecchino: schizzi per il quartiere San Berillo a Catania. Gangemi.
    3. Gabellini P. (2001). Tecniche Urbanistiche. Roma: Carocci;
    4. Noti V. (2014) GIS Open Source per geologia e ambiente. Analisi e gestione di dati territoriali e ambientali con QGIS (II ed.). Dario Flaccovio Editore.

Programmazione del corso

TECNICA URBANISTICA
 ArgomentiRiferimenti testi
11. La TU per la qualità dell’urbanizzazione 2, 5, 6, 8 
22. La TU per il recupero della città storica2, 8 
33. La TU da una prospettiva ecologica1, 7, 8 
44. La TU per la “rigenerazione urbana” 3, 4, 5, 6 
LABORATORIO DI TECNICA URBANISTICA
 ArgomentiRiferimenti testi
1Ex_1 Analisi della qualità urbana3, 4 
2Ex_2 Analisi tipo-morfologica dei tessuti urbani 2, 4 
3Ex_3 Analisi ecologica e implicazioni progettuali
4Ex_4 Indagini qualitative, analisi SWOT 1, 4 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

  • TECNICA URBANISTICA

    Il voto per il corso di tecnica e laboratorio è unico. La verifica e conseguente valutazione del rendimento di ciascuno studente nel modulo di tecnica urbanistica si basa sui seguenti criteri:

    • Frequenza delle lezioni: la frequenza delle lezioni verrà monitorata attraverso un foglio firme (o attraverso il download delle presenze in formato digitale su piattaforma teams, nel caso in cui le lezioni debbano svolgersi in modalità agile o mista). La frequenza non indica solo la presenza fisica/digitale a lezione ma anche la piena e vigile partecipazione alle attività in corso. Ciascuno studente può compiere assenze giustificate per ragioni mediche e/o familiari e non più di una assenza non giustificata, senza che questo influisca sulla valutazione finale, per un totale di assenze che non superi il 30% del totale di numero di ore di lezione frontale previste. Un numero di assenze non giustificate superiore a una e complessive superiore al 30% del totale inciderà nella valutazione del rendimento ai fini dell’esame per il 20% del voto.
    • Prove in itinere e finale: i contenuti teorici del corso saranno oggetto di un esame scritto che è diviso in due parti. Una prova in itinere, che copre i contenuti affrontati durante la prima metà del corso, e una prova scritta finale, che copre i contenuti affrontati durante la seconda metà del corso. L’esito delle due prove scritte conta per il 40% nella valutazione finale del rendimento didattico.
  • LABORATORIO DI TECNICA URBANISTICA

    Il voto per il corso di tecnica e laboratorio è unico. La verifica e conseguente valutazione del rendimento di ciascuno studente nel modulo di laboratorio si basa sui seguenti criteri:

    • Frequenza delle lezioni: la frequenza delle lezioni verrà monitorata attraverso un foglio firme (o attraverso il download delle presenze in formato digitale su piattaforma teams, nel caso in cui le lezioni debbano svolgersi in modalità agile o mista). La frequenza non indica solo la presenza fisica/digitale a lezione ma anche la piena e vigile partecipazione alle attività in corso. Ciascuno studente può compiere assenze giustificate per ragioni mediche e/o familiari e non più di una assenza non giustificata, senza che questo influisca sulla valutazione finale, per un totale di assenze che non superi il 30% del totale di numero di ore di lezione frontale previste. Un numero di assenze non giustificate superiore a una e complessive superiore al 30% del totale inciderà nella valutazione del rendimento ai fini dell’esame per il 20% del voto.
    • Esercitazione didattica: l’esercitazione didattica è il prodotto di sintesi di diverse esercitazioni bi-settimanali. Per ciascuna esercitazione, lo studente è chiamato a seguire le indicazioni del docente durante le ore di lezione per poi raccogliere e analizzare dati ed elaborare proposte progettuali basate su tali dati; è inoltre chiamato a condividere il proprio lavoro con il resto della classe durante le ore di laboratorio dedicate alle revisioni, al fine di raccogliere feedback sul proprio lavoro. La puntualità e il rigore con cui verranno svolte le esercitazioni didattiche e come esse confluiranno in un elaborato finale, da presentare e discutere agli esami nel corso di una prova orale, contano per il 40% nella valutazione del rendimento complessivo del corso.

     

    Sintesi della Scheda di valutazione per studenti del corso (Tecnica urbanistica e Laboratorio di Tecnica Urbanistica):

    • Frequenza delle lezioni di Tecnica Urbansitica e di Laboratorio di Tecnica Urbanistica: 20% (6/30)
    • Esercitazioni didattiche settimanali ed elaborato finale: 40% (12/30)
    • Prova in itinere e prova finale: 40% (12/30)

    Nel caso in cui venisse sospeso l'obbligo di frequenza, la valutazione verrà invece effettuata sulla base della seguente metrica:

    • Frequenza (in presenza o da remoto) delle lezioni di Tecnica Urbansitica e di Laboratorio di Tecnica Urbanistica: facoltativa ma molto apprezzata e FORTEMENTE consigliata
    • Esercitazioni didattiche settimanali ed elaborato finale: 50% (15/30)
    • Prova in itinere e prova finale: 50% (15/30)



Esempi di domande e/o esercizi frequenti

  • TECNICA URBANISTICA
    • Che cosa è la Tecnica Urbanistica? Rispondere a questa domanda indicando quali sono gli obiettivi generali dell’urbanista che rimangono validi ancora oggi, a prescindere dai problemi specifici posti da ciascun periodo storico
    • Che cosa significa speculazione edilizia? Rispondere spiegando i meccanismi relativi alla massimizzazione sia della rendita sia del profitto immobiliari nelle città italiane a partire dal secondo dopoguerra fino al 1968
    • In che modo il DM1444 intende contrastare la speculazione edilizia?
    • qual è attualità del DM1444 a più di cinquant’anni della sua approvazione?
    • Su una Zona Territoriale Omogenea di tipo C di 10 ha (ettari), l’attuale piano regolatore prevede un indice di densità territoriale di 1 mc/mq. Quanti abitanti possono insediarsi in quest’area? Quanti metri quadri di suolo devono essere dedicate ad aree a verde di quartiere sulla base di queste previsioni urbanistiche?
    • Quali sono le ragioni addotte e sostanziali del piano di risanamento ISTICA del quartiere San Berillo di Catania negli anni '50? In che modo sono interpretabili tali ragioni alla luce dei contenuti della Carta di Gubbio del 1960
    • Quali sono le principali differenze tra i piani di risanamento conservativo così come definiti dalla Carta di Gubbio e i piani di risanamento tradizionali attuati nell‘immediato secondo dopo guerra?
    • Qual‘è la differenza tra un vincolo di natura assoluta e uno di natura procedurale? Articolare la risposta anche attraverso un esempio per ciascun tipo di vincolo
    • Secondo una approccio ecologico alla pianificazione, quale strategia si dovrebbe mettere in campo per rendere più sostenibili le nostre città? Articolare la risposta usando il ciclo dell‘acqua come esempio
    • Cosa è la pianificazione contrattata? Da quali istanze critiche nei confronti della pianificazione del XX secolo prende origine? Quali ricadute normative ha nella LRS 19/2020?
    • Che cos’è e come funziona il project financing? Articolare la risposta attraverso la descrizione di un caso esemplificativo
    • Cosa è un piano strategico e in cosa differisce rispetto a un piano ordinario? (1 pt)
    • Che cosa è la pianificazione partecipata e in che modo è rappresentata nella LRS 19/2020? Articolare la risposta indicando gli aspetti positivi e potenziali criticità della nuova legge urbanistica siciliana
  • LABORATORIO DI TECNICA URBANISTICA

    - Quale tecnica urbanistica è stata applicata nella redazione di questo elaborato e quali aspetti problematici permette di risolvere?

    - Quali sono i limiti della tecnica urbanistica usata in questo elaborato e da dove derivano?

    - a quali aspetti teorici studiati nel corso di tecnica urbanistica è collegato questo elaborato?